Dimensionare un UPS

Per decidere quale deve essere la potenza massima erogabile da un UPS è necessario, in prima istanza, sommare la potenza assorbita da ogni apparecchiatura che intendiamo proteggere. Può succedere però che questo valore non sia espresso sempre in VA. Se la potenza è espressa in Watt, dovremo dividere tale valore per 0.7 (fattore di potenza tipico delle apparecchiature elettroniche) per convertirlo in VA.

Esempio: se su una stampante è riportato un consumo di 80W, la potenza assorbita sarà pari a 80/0.7=115VA

A volte viene invece indicata la corrente assorbita in Ampere (A); in questo caso è sufficiente moltiplicare questo valore per il valore della tensione nominale della nostra linea elettrica.

Esempio: se su una stampante è riportato un consumo di 0.5 A, la potenza assorbita sarà pari a 0.5Ax230V=110VA.

Il valore finale ottenuto è comunque un valore massimo. L’esperienza insegna che si può ragionevolmente ridurre di un 30% il valore calcolato basandosi sui dati di targa delle apparecchiature informatiche.
Può essere utile allo scopo fare riferimento alla  tabella assorbimenti elettrici.Di seguito riportiamo alcuni esmpio di potenza assorbita in VA:

PC senza monitor :  150 – 200 VA
Server di rete senza monitor:  250 – 350 VA
Monitor a colori 15″ : 50 – 80 VA
Monitor a colori 15″ LCD : 10 – 20 VA
Monitor a colori 17″ : 60 – 120 VA
Monitor a colori 17″ LCD : 15 – 30 VA
Monitor a colori 19-21″ : 100 – 200 VA
Stampante :  20 – 50 VA
Stampante laser A4 : 600 – 1300 VA
Stampante laser A3 : 1000 – 1500 VA
Modem : 10 – 30 VA
Hub 8 porte : 20 – 50 VA
Hub 16 porte : 80 – 150 VA
Fax carta termica : 50 – 100 VA
Fax carta comune : 100 – 500 VA
Scanner A4 – A3 : 40 – 80 VA

Per un ulteriore verifica è possibile accedere al sito www.apc.com dove è presente un utile configuratore per Gruppi di Continuità in base alle vostre esigenze.

E’ necessario far notare come sul mercato esistano anche quelli che comunemente vengono chiamati AVR cioè Avarange Voltage Regulator; essi, dalle caratteristiche tecniche, possono sembrare degli UPS ma sono completamente differente. Un UPS, come detto, posside una batteria al suo interno che permette l’uso delle apparecchiature presenti anche quando non vi è la corrente diretta dalla rete; un AVR è invece un regolatore della tensione di ingresso e non fa altro che tenere tale tensione costante nel tempo; questo è utile quando il proprio impianto è soggetto a forti sbalzi oppure si notano malfunzionamenti dei carichi (per esempio spegnimenti improvvisi). Gli AVR costano anche relativamente poco rispetto agli UPS ed è per questo che in quest’ultimi all’interno possiedono comunque un regolatore di tensione.

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Aiuto aziende e professionisti che hanno bisogno di sviluppare in modo creativo, alternativo ed efficace la loro identità digitale e che desiderano ottenere visibilità e risultati concreti attraverso lo sviluppo di strumenti online dall'elevata innovazione e personalizzazione (3D, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata, Advergame, etc)
Daniele Ferla
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